MA COS’E’ ANAHATA??

Anahata è il Chakra del Cuore, è il nostro centro, quel luogo dove intimamente possiamo tornare ogni volta che vogliamo, dove gli spazi si aprono, si dissolvono insieme ai nostri limiti fisici, per lasciarci immergere nell’Eterno, nella meravigliosa trama intrecciata dalla perfezione Divina, con un filo indissolubile e luminoso che si chiama Amore.

Il Cuore è il nostro centro spirituale che, dove si riuniscono le forze provenienti da sopra e da sotto, dall’interno e dall’esterno.

Ma l’Amore che incontriamo in Anahata è molto diverso da quello che abbiamo scoperto in Svadhisthana, più legato alle pulsioni e all’attrazione tipica della dualità.

In questo centro riscopriamo un Amore più grande, infinito, che tutto lega, donando la permanenza che consente all’Universo di continuare ad esistere; quella che sperimentiamo è una connessione empatica con il Tutto, di cui ci sentiamo parte, superando i confini dell’ego: qui ci percepiamo come un’unica vibrazione all’unisono con tutto ciò che ci circonda, con Madre Natura, con ogni essere vivente, con le stelle, fino a dimenticare la nostra forma nella dissolvenza dell’Unione con l’Energia Cosmica, rimanendo ben presenti però in un solo luogo: il nostro centro, il nostro Cuore, il nostro Anahata.

Il suo simbolo è un cerchio con 12 petali che circonda due triangoli intersecati, a formare una stella a sei punte: la Stella di Davide, simbolo del Matrimonio Sacro, inteso come interpretazione equilibrata di maschile e femminile, come unione con il Divino. La stella a sei punte rappresenta la radiosità che si emana da un Chakra del Cuore aperto, capace di pervadere tutto ciò che entra nel suo campo elettromagnetico con un Amore incondizionato e onnipervasivo; essa è composta da un triangolo con la punta rivolta verso il basso, a rappresentare lo Spirito che scende nel corpo, e da un triangolo con la punta rivolta verso l’alto, il quale allude alla materia che si eleva verso lo Spirito. In questo senso, le sei punte richiamano anche gli altri sei Chakra, poiché essi si integrano tutti quanti nella ruota energetica del Cuore.

Anahata è infatti un centro caldo e purificato, grazie ai fuochi della volontà di Manipura che hanno ripulito dai blocchi ostinati e da vecchie programmazioni limitanti. Quello che qui rimane del fuoco è il tepore dei tizzoni ardenti e una percezione pulita, limpida e confortante di ogni cosa.

Insieme al fuoco, è svanito anche l’attaccamento all’oggetto: l’acqua di Svadhisthana resta “attaccata” al fondo, il fuoco di Manipura si muove verso l’alto ma è sempre attaccato a ciò che lo alimenta. Adesso siamo nel pieno dell’elemento aria, lo stato gassoso della materia, che per natura si espande libera, pervadendo in modo uniforme, calmo ed equilibrato gli spazi; e gli spazi vengono conquistati non trattenendo, ma lasciando andare, in un moto di leggerezza e semplicità. Questo riflette molto bene le caratteristiche del Quarto Chakra, che irradia un’affettuosa equanimità rispetto ad ogni cosa e si connette alla Sorgente Divina, affidandosi ad un Progetto Universale e lasciando andare il controllo.

Questo aspetto fondamentale identifica Anahata come un Chakra Yin, perché non è caratterizzato dall’agire, ma dall’accogliere e dal lasciar andare, per consentirci di percepire la Trama Cosmica per quello che è, senza giudizi, aspettative o tentativi di riferirla in qualche modo all’ego.

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